Nuovo stabilimento Italgraniti Group

Marble Touch

Un'espansione progettata con i più elevati standard di sostenibilità

Entrato in funzione a gennaio 2025, il nuovo stabilimento produttivo di Italgraniti Group dedicato alle grandi lastre rappresenta un modello di industria 5.0 e si inserisce nel più ampio progetto di un hub produttivo-logistico altamente integrato e dotato di tecnologie all’avanguardia.
Il nuovo stabilimento produttivo di San Martino in Rio (Re) si sviluppa su una superficie di circa 30 mila m
2 adiacente alle strutture industriali che sono attive dal 1994 all’interno di un’area che si estende su 150 mila m2. Il nuovo sito industriale produce lastre in gres porcellanato fino al formato massimo di 160x320 cm in 6, 12 e 20 mm di spessore.

Le nuove grandi lastre Italgraniti Group

I Travertini

Un nuovo concetto di rivestimento ceramico

Per qualità dei prodotti e capacità produttiva, il nuovo stabilimento rappresenta un asset industriale importantissimo, che annovera Italgraniti Group tra le aziende leader a livello globale nel settore delle grandi lastre. Esse beneficeranno di due recenti innovazioni tecnologiche in grado di esaltare il realismo delle superfici e potenziarne le performance tecniche. La prima è RealUp®, che fa coincidere senza margine d’errore grafica ad altissima risoluzione e microstruttura superficiale, conferendo alla ceramica una ricchezza materica senza precedenti. La seconda è la “full-body vein”, un procedimento produttivo per cui la decorazione prosegue per tutto lo spessore della ceramica, annullando la distinzione tra superficie e corpo. Un’innovazione che distingue Italgraniti dalla quasi totalità delle aziende produttrici di ceramica italiane.


Un modello di fabbrica 5.0

Marble Touch

Superiorità tecnica ed estetica

A livello impiantistico, merita di essere citato il forno hydrogen ready, che raggiunge la straordinaria lunghezza di 230 metri. Si tratta di un impianto di cottura ad alta efficienza e con una ridotta dispersione termica, che permette di impostare curve termiche più morbide e cicli di cottura e
di raffreddamento più equilibrati. Ciò evita che le lastre sviluppino, al loro interno, tensionamenti occulti, a tutto vantaggio della loro resistenza e della loro lavorabilità. Inoltre, grazie al sistema di recupero termico, il calore prodotto dal forno viene convogliato verso gli impianti di essiccazione e di atomizzazione. La linea di scelta sfrutta l’intelligenza artificiale per auto apprendere, perfezionando, controllo dopo controllo, i modelli di riferimento forniti dall’operatore.


La sostenibilità al centro del progetto

I Travertini

Un esempio concreto di sostenibilità ambientale applicata all’industria ceramica

Le evolute tecnologie di cui è dotato il nuovo stabilimento rispondono ai più alti standard previsti dall’industria 5.0: oltre a produrre vantaggi economici significativi sia per il Gruppo che per il territorio, genereranno anche consistenti benefici ambientali.

Il sito produttivo sarà, infatti, autosufficiente dal punto di vista dell’energia elettrica; e ciò grazie alla combinazione di un potente impianto fotovoltaico e di un cogeneratore da 5 Mw. Il solo impianto solare, attualmente in fase di completamento, a pieno regime sarà in grado di produrre 3,4 milioni di kWh all’anno. In termini ambientali, ciò equivarrà ogni anno alla mancata emissione di 1.800 tonnellate di CO2, pari a quanta ne assorbirebbe un bosco di 82 mila alberi.

Attraverso un ciclo produttivo virtuoso, viene recuperata la totalità dell’acqua di processo e degli scarti, sia crudi che cotti, riducendo significativamente il fabbisogno di materie prime e contribuendo a una filiera più circolare e responsabile.